domenica 30 gennaio 2011

Un weekend a Brema

La statua in onore dei "Musicanti di Brema" Brema, 29/12/2010

Arrivare a Brema, nel nord della Germania, con l’estendersi dei collegamenti aerei low-cost è oggi molto facile ed economico. Vasco Cesana e consorte vi ci sono arrivati con un volo Ryanair da Bergamo Orio al Serio in poco più di un’ora. Costo del volo andata e ritorno: circa 30 euro. Tempo di attesa dei bagagli al nastro: 3 minuti. Collegamento con il centro della città: in 11 minuti con modernissimi tram in attesa subito fuori dagli arrivi. Questa agevole raggiungibilità rendono Brema una meta ideale per una visita di un weekend. La città infatti è abbastanza piccola e raccolta ed un giorno e mezzo possono essere sufficienti per visitarne le principali attrattive: la Markt Platz con il Rathaus, il duomo e gli edifici circostanti, le statue dei Musicanti di Brema e di Rolando, il quartiere di Schnorr, la Böttcherstraße, la passeggiata lungo il fiume Weser.
Il Rathaus e, sullo sfondo, il Duomo Brema, 30/12/2010
Un angolo della Boettcher Strasse Brema, 30/12/2010
La statua di Rolando e le case delle corporazioni Brema, 30/12/2010
Le città tedesche svelano, dietro i segni comuni delle ricostruzioni dell'ultimo dopoguerra, una antica trama storica ed anche molte differenze. Come l’Italia, la Germania è diventata stato unitario solo nell’Ottocento. Per entrambe, per molti secoli, il fondamento della vita sociale ed economica, della stessa identità, era dato dalle municipalità più o meno allargate ed associate. Brema ne è un tipico esempio: fondata da Carlo Magno, membro della Lega Anseatica, la città ha lottato per secoli per difendere il proprio status di “città libera”. Ancora oggi, nell’ambito della Repubblica Federale di Germania, Brema è riconosciuta come città-stato con un proprio Parlamento regionale. E’ con la mente rivolta a queste vicissitudini storiche che Vasco osserva l’imponente statua di Rolando che si erge nella Markt Platz. La sua storia, come le innumerevoli mitologie sorte in Europa intorno alla figura di Rolando, a partire dalla Chanson de Roland per arrivare alle ricostruzioni italiane riprese nell’Orlando furioso, arriva direttamente dall’epoca della fondazione della città, quella carolingia. Ma, a Brema, il mitico paladino e la sua Durlindana non sono schierati in difesa dai Mori ma della libertà e dell’indipendenza della città e dei suoi commerci, simboleggiati dal Rathaus e dalle sedi delle corporazioni di fianco e dietro la statua, che li protegge dal pericolo che per secoli li ha minacciati e verso il quale è orientato il suo scudo: il Duomo.
Ritornare in Germania dopo qualche tempo provoca in Vasco una sindrome che accompagna spesso i suoi viaggi: un deciso aumento dell’appetito. Se è vero che a lungo andare la cucina tedesca può risultare un po’ monotona, una permanenza di qualche giorno presenta vari motivi di interesse gastronomico. Tra questi, ovviamente, i wurstel. Introvabili a questi livelli di eccellenza al di fuori dei paesi di lingua tedesca. Ma non solo, ogni città tedesca offre sue specialità, anche se spesso difficili da decifrare tra le pieghe delle Speisekarte infarcite di contorti termini composti locali. Brema, da questo punto di vista, è piuttosto interessante: l’essere un porto di antica data ne ha fatto un centro di commerci e produzioni di diversi generi alimentari, come il caffè, qui ad esempio è stato inventato il caffè Hag, ed il cioccolato, che si può gustare sotto forma di cioccolata calda nelle numerose caffetterie e pasticcerie del centro. Diversi chioschi dispiegano allettanti distese di enormi wurstel di diverse qualità, come quello molto ricco in Marktplatz. Non lontano in uno dei negozi della catena Nordsee si possono assaggiare snack un po’ atipici per i gusti mediterranei come panini con le aringhe o con i gamberetti grigi.
Da provare la Bremer Ratskeller, la più antica cantina della Germania, proprio all’interno del Rathaus, molto bella come ambientazione tra le ariose volte. Serve vini e pasti dal 1407. Vasco vi ha assaggiato una delle interessanti specialità di Brema, simile alla Choucroute alsaziana, il Bremer Braunkohl (una varietà di cavolo tipica della zona) dove sui cavoli si adagiano stuzzicanti tranci di pancetta affumicata, coppa e deliziosi wurstel di diversa composizione. Lo Spatburgunder servito dalla fornitissima cantina era ottimo, rimarcando gli elevati livelli qualitativi che alcuni vini tedeschi del Reno, anche rossi, possono raggiungere. Servizio stranamente poco reattivo, qualcuno ai tavoli probabilmente aspetta ancora il dolce dal ‘500. Nella Böttcherstraße Vasco ha scoperto una delle birrerie/”osterie” chiamate Ständige Vertretung, come venivano chiamate ai tempi del Muro le “rappresentanze” delle due Germanie che non avevano tra di loro rapporti diplomatici ufficiali, trovando, per il suo appetito, molto appaganti le portate, almeno per quantità e convenienza e, per il suo senso storico, le foto dei personaggi politici delle vecchie BRD e DDR.
Interno della Birreria "Die Ständige Vertretung" Brema, 30/12/2010
Lasciando Brema Vasco saluta Rolando, allietato da un po’ di tempo anche dalla presenza non lontano degli Stadtmusikanten e dal profumo dei wurstel, augurandogli di difendere sempre la libertà di questa città così civile ed accogliente.

martedì 11 gennaio 2011

Sulla banchisa nel Mare del Nord: Sankt Peter-Ording, Germania


Banchisa sul Mare del Nord presso Nordstrand, Schleswig Holstein, Germania 1/1/2011

La banchisa, il congelarsi delle acque marine per il freddo intenso, è un fenomeno raro nelle acque temperate dell’Europa centro-settentrionale. A Dunkerque ad esempio, nel nord della Francia, molti si ricordano ancora l’estesa banquise del 1979. Anche sulle coste del Mare del Nord in Germania pare che, per un paio di decenni, di ghiaccio sul mare se ne sia visto poco. E’ stato così con sorpresa che Vasco Cesana, arrivando sulle coste occidentali dello Schleswig-Holstein nell’ultimo giorno del 2010, guardando in direzione del mare, vi ha trovato solo ghiaccio, una distesa infinita in cui i confini tra terra, sabbia ed acqua erano diventati confusi e illeggibili, le onde cristallizzate in un glaciale fermo immagine, le maree finite chissà dove e la sensazione che la Groenlandia fosse lì, appena al di là di quella strana piana polare.



Formazioni di ghiaccio presso Eiderspeer - 31/12/2010

Dintorni di Westerever, Schleswig Holstein 2/1/2011


Nordstrandee Watt, dintorni di Husum 1/1/2011

Praticamente un paesaggio magnifico. Vasco vi giunge con la consorte nel corso di un breve viaggio nel nord della Germania a cavallo tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, al termine di uno dei mesi di dicembre più freddi dell’ultimo secolo in molte zone d’Europa. Hanno una certa fortuna in quanto l’ondata di freddo intenso sta volgendo ormai al termine, cosa che consente di contemplare la banchisa nella sua massima estensione, beneficiando nel contempo di giornate piuttosto soleggiate, strade praticabili e temperature sufficientemente vivibili. Cioè intorno agli zero gradi, al lordo di quello che gli inglesi chiamano wind chill factor che, sulle coste del Mare del Nord, può far precipitare la temperatura percepita di oltre 10°. Valori che comunque consentono a Vasco e consorte, con abbigliamento adeguato ed il conforto di diverse tazze di cioccolata calda o di glühwein, di stare all’aperto e di fare visite e qualche passeggiata, cosa non scontata in quelle zone nel pieno dell’inverno. Addirittura, salutano l’arrivo dell’anno nuovo mangiando panini con le aringhe e sogliole fritte all’aperto, partecipando ad una grande festa sul molo ed assistendo ad un imponente dispiegamento di fuochi d’artificio, che faticosamente cercano d’imporsi allo sferzante vento da nord ovest.

Quattrocchi presso Nordstrander Watt 1/1/2011

La base di appoggio scelta è Sankt Peter-Ording, una località marina nella regione dello Schleswig Holstein, ad un centinaio di km da Amburgo, a metà della penisola dello Jutland, area di confine con la Danimarca. E’ una località frequentata dal turismo locale ma con pochi contatti con visitatori stranieri. Anche il tedesco che vi viene parlato non è facilmente comprensibile e Vasco, pur non avendo di solito grossi problemi con la lingua tedesca, soprattutto al ristorante, qui trova qualche difficoltà di comunicazione. Sankt Peter-Ording è meno “trendy” della località più famosa di questo tratto di costa, l’isola di Sylt, ma è più vicina ad Amburgo e Brema ed, essendo sulla terraferma, è più comoda come base per escursioni e spostamenti, come la visita delle graziose cittadine portuali di Husum e Toenning, del faro di Westerever, della zona dell’Eiderwatt. Negli specchi d’acqua non ghiacciati si osservano diverse concentrazioni di uccelli acquatici, anche se molti sono stati spinti più a sud dall’ondata di freddo: quattrocchi (a migliaia), pesciaiole (qualcuna), diversi smerghi maggiori ed edredoni. Nei campi si osservano frequentemente caprioli, chiurli, cigni selvatici e, in quelli meno innevati, molte oche selvatiche, qualche poiana calzata ed una variante estremamente chiara di poiana che sembra essere tipica di questa zona.


Molo di legno a Sainkt Peter-Ording, Germania 31/12/2010

Camminando sulla banchisa, Sankt Peter-Ording 31/12/2010

Sankt Peter-Ording è comunque in sé una località gradevole, che si dispone lungo l’incerta linea costiera offrendo diversi itinerari e passeggiate, con un bellissimo molo di legno che si inoltra lungo la spiaggia fino al mare per oltre un km. dove si incontrano alcuni caratteristici edifici rialzati a palafitta. La costa qui fa parte del Parco Nazionale del Wattenmeer, con caratteristici ambienti costieri ed ampie zone che emergono e scompaiono con il fluire delle maree. Forse anche questa particolare conformazione concorre a rendere l’eccezionale banchisa di fine 2010 particolarmente suggestiva. Sankt Peter-Ording offre anche le vaste ed accoglienti Dünen-Therme, nelle quali tra le altre cose si può fare la sauna su una panoramica palafitta sulla spiaggia e poi ci si può tuffare in vasche di gelida acqua di mare. Dopo la sauna ed il bagno nell’acqua gelata Vasco si rilassa nella piscina di acqua salina riscaldata all’aperto sferzata dal vento. Mentre i suoi capelli umidi cominciano a ghiacciarsi osserva uno stormo di cigni selvatici volare lentamente sopra la banchisa. E’ tempo di rientrare. Lentamente.


L'ultimo tramonto del 2010 sul Mare del Nord ghiacciato, Sankt Peter-Ording 31/12/2010